PER IMPEGNARSI

Ho deciso di avere un’età per condividere un’umana serie di continui dettagli da sfogare.
Se ho deciso, terminata la scuola, di urlare al mondo e di metterci la faccia è per valorizzarmi e cercare di brindare senza stereotipi. Emergono stereotipi per cui si pensa ad esempio, che le persone con disabilità non debbano lavorare.
Tante persone pensano di dare continui complimenti dicendomi: “così fermo come darti un impegno? “.
La prima cosa che dicono di frequente è: ”devo capire come fai a impegnarti durante il giorno così come come sei”.
Tanti non sanno invece che praticamente per fare questo che sto facendo, di giorno sono attivo e mai in ozio. Decido di lavorare quando ho l’ispirazione giusta.
Cercare di impegnarsi non è facile per nessuno, ma trovare un impegno tanto per fare qualcosa non credo sia gratificante per nessuno, se non viene visto come uno scopo fruttifero.
La snervante psiche assimila significati determinanti anche nei “disabili”.
E se i diversabili non avessero voglia di storie stupide?
Secondo me tutto deve essere finalizzato!
Con garbo ho frequentato la scuola, che mi ha dato un grado di preparazione valevole per arrivare ben a scrivere, ora ho trovato un obiettivo dentro un contesto giusto, dato le poche possibili aspettative.
In genere prendere frequenti decisioni che si sovrappongono con giusti impegni non è facile.
Gestire ogni gesto di incomprensione da parte della gente non è certamente facile, far cercare poi un genere di verità da parte di chi è scettico è difficile!
A parecchie persone gli pare di dire un botto di parole giuste ma in realtà lasciano molto a desiderare, in pratica non hanno capito cos’è davvero la disabilità: vedono solo il “disabile” non la “persona”.

… vedono solo il “disabile” non la “persona” …

Pubblicato da Simone Patania

Stabilmente ho dato al blog naturale spontaneità al mio pensiero , con l'idea di vincere una "partita di calcio" . Detto il mio pensiero con l'impossibilità di "scalciare la palla" per fare goal , ma con lo stesso stato voglioso di chi ha certamente la forza di correre e segnare per vincere , al fine di abbattere barriere di ogni tipo .

Una risposta a “PER IMPEGNARSI”

  1. Chi non ha una disabilità – la chiamo così non perché mi vada a genio ma solo per farmi comprendere – di qualunque tipo non capisce o, meglio, non sa. E non è il solito discorso ma TUTTI dobbiamo insistere per cambiare la mentalità. Facendo il possibile e l’impossibile per dimostrare che dietro l’aspetto fisico c’è sempre un essere umano. Grazie Simone per questo articolo.
    Daniela

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