Con i vari operatori che ho frequentato e conosciuto mi sono trovato bene, ho saputo fare arrivare loro il dispiacere quando necessario e non ho sempre compreso l’aiuto.
Gli operatori ed io dobbiamo fare e stare senza distinzioni.
Il linguaggio certamente contribuisce ed è esempio di inclusione, in questo caso purtroppo solo l’ empatia riesce a rendere credibile il dialogo.
Devono essere capaci di udire quando ho bisogno di parlare o di scherzare. Con la mia comunicazione all’inizio faccio vedere solamente cosa ho imparato tramite le esperienze poi con il tempo…SENZA AVERE REGOLE si crea normalità, motivazione e allegria.
Scherzare per me è ricchezza, come è ricchezza lo sguardo reciproco riconoscendosi simili.